Il Garante privacy ha rilevato che negli ultimi mesi, un numero crescente di titolari di siti web, ed innanzitutto, ma non esclusivamente, quelli relativi a siti di news, hanno implementato nuove tipologie di banner per l’acquisizione del consenso degli utenti all’impiego di cookie e altri strumenti di tracciamento diversi da quelli tecnici tali che, a seguito di queste modifiche, la possibilità di fruizione dei diversi servizi o funzionalità offerti è stata subordinata ad una scelta alternativa da parte dell’utente: accettare di prestare il proprio consenso alla ricezione di cookie per trattamenti di profilazione, oppure sottoscrivere una delle diverse tipologie di abbonamento a titolo oneroso previste.
Tale modello di business è pertanto caratterizzato da un sistema, denominato cookie wall, in cui la mancata prestazione del consenso alla ricezione dei cookie impedisce l’accesso al sito, in alternativa ad uno denominato paywall, intendendo per tale espressione un meccanismo che, invece, inibisce l’accesso ai contenuti informativi o, comunque, ai servizi ed alle funzionalità offerti se non previo pagamento di un prezzo e che esso è altrimenti noto anche come Consent paywall, Pay or Ok, Consent or Pay etc..
Il modello descritto, che dunque prevede la possibilità per l’utente di scegliere tra l’erogazione di un servizio o di una funzionalità online a fronte di un pagamento oppure la fruizione gratuita in cambio dell’accettazione della profilazione pubblicitaria, si sta diffondendo tra le piattaforme digitali, ed è stato, tra l’altro, implementato anche con riferimento a servizi di social media, di posta elettronica, di accesso alle previsioni meteo, di traduzione linguistica etc..
Visto che il significativo mutamento del modello di business ha comportato in breve tempo un generalizzato impatto sui diritti e sulle aspettative degli interessati, come risulta dall’elevato numero di segnalazioni e reclami pervenuti nei confronti di diversi titolari del trattamento allo stesso Garante, detta Autorita' ha avviato una consultazione pubblica volta ad acquisire contributi, osservazioni e proposte riguardo l’implementazione dei sistemi di Pay or Ok.
A tal fine, invita tutti i soggetti interessati a far pervenire le osservazioni, i commenti, le informazioni, le proposte e ogni elemento ritenuto utile, entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso pubblico di avvio della medesima consultazione sulla Gazzetta Ufficiale, all’indirizzo del Garante di Piazza Venezia n. 11, 00187 – Roma, ovvero all’indirizzo di posta elettronica protocollo@gpdp.it oppure protocollo@pec.gpdp.it* indicando nell’oggetto “Consultazione pubblica sul modello “Pay or Ok””.
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