Google e Facebook sono stati iscritti al ROC

08 luglio 2019

Lo ha annunnciato l'Agcom in seguito alla sentenza del Tar del Lazio del 14 febbraio2018,  in qualità di concessionarie di pubblicità sul web (Facebook, Microsoft, Google, Adsalsa).

“L’insieme delle indagini su Internet, pubblicità online, disinformazione online, misurazione dell’audience online e Big Data, compiute in questi anni da Agcom – ha detto Cardani – hanno permesso di delineare con chiarezza quali possano essere gli ambiti nei quali imprese concessionarie di pubblicità sul web aventi sede all’estero, ma checonseguono ricavi sul territorio nazionale, possano costituire posizioni di potenziale dominanza e possibile lesione del pluralismo nei mercati della raccolta pubblicitariaonline”. Il Presidente dell’Agcom ha inoltre aggiunto che “l’espansione conglomeraledelle grandi piattaforme digitali globali, addirittura con la creazione di una moneta, di unportafoglio e di una camera di compensazione virtuale delle fluttuazioni” chiama il legislatore a una seria riflessione sul ruolo della regolazione ex-ante.

Nel suo intervento, il Commissario Antonio Nicita ha aggiunto che “in attesa di interventi legislativi che espandano l’ambito della regolazione ex-ante per le grandi piattaformeglobali, c’è comunque bisogno di conferire al più presto ad un’Autorità terza indipendentepoteri ispettivi e di audit sulla profilazione algoritmica dei dati e sull’impatto delle regole private che in vari ambiti le piattaforme globali si sono date. “È una domanda – ha concluso Nicita – che negli ultimi mesi è stata avanzata da varie autorità e Commissioni di esperti in tutto il mondo, anche con la proposta di istituire una specifica autorità digitale di coordinamento per le indagini e la regolazione ex-ante sull’uso economico dei dati.

FONTE: AGCOM

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